Stop alla Gigafactory, Romano porta la vicenda subito all’attenzione della Regione (Termolionline.it)

TERMOLI. In seguito alla notizia riportata dagli organi di stampa in merito alla decisione di Acc di sospendere il piano di investimenti per la Gigafactory a Termoli, interviene il consigliere regionale Massimo Romano (Costruire Democrazia) presentando un’interrogazione urgente al Presidente della Regione Roberti e all’assessore allo Sviluppo economico.

Una notizia, quella della sospensione del progetto, devastante per la prospettiva industriale del comparto ed occupazionale del Molise, incredibilmente resa nota dopo innumerevoli incontri istituzionali tra i vertici della Regione, l’azienda e il Ministero delle imprese e del made in Italy e soprattutto dopo le rassicurazioni del Governo regionale fornite anche nelle scorse settimane in Consiglio regionale.

La notizia della sospensione dell’investimento di ACC sulla gigafactory di Termoli impone un intervento immediato del governo regionale nei confronti del Ministero delle imprese e del made in Italy per comprendere le effettive intenzioni dell’azienda e pretendere chiarezza sulla prospettiva industriale del polo di Termoli” – queste le parole di Massimo Romano, consigliere regionale del Molise di Costruire democrazia.

In questo senso, ferma restando la sfera decisionale privata dell’azienda, è ben noto che il destino dell’investimento termolese si intrecci con un livello di pianificazione economica di interesse nazionale, nell’alveo della politica industriale italiana, rispetto al quale la Regione Molise deve rivendicare la garanzia di continuare a preservare un ruolo centrale che passa attraverso una decisione politica del Governo” – spiega Romano

“Spiace dunque constatare che i numerosi incontri che si sono tenuti a Roma sul tema, i cui esiti sono stati commentati con toni trionfalistici forse un po’ troppo affrettati dai nostri rappresentanti regionali, dimostrano ancora una volta quanto effimero sia il peso del Molise nelle dinamiche istituzionali nazionali e di quanta poca considerazione goda la nostra regione negli equilibri politici nazionali. Alla faccia della filiera istituzionale che a ogni elezione ci vengono a raccontare!” – è il commento del consigliere Romano.

IL TESTO

premesso che

in data 4 giugno 2024 la stampa nazionale ha riportato la notizia della sospensione del piano di investimenti di Acc sul progetto di Gigafactory a Termoli;

nello specifico, tra gli altri, il quotidiano Milano Finanza (www.milanofinanza.it) ha pubblicato l’articolo: “Stellantis, Tavares promette: piena operatività per gli stabilimenti italiani. Ma sulla gigafactory di Termoli è rinvio”; sul sito www.hdmotori.it è stata riportata la notizia: “Rinviato il progetto della Gigafactory di ACC a Termoli”; sul sito de Il Sole 24 ore (www.ilsole24ore.com): “Stellantis, Tavares: «Piena operatività stabilimenti italiani al 2030». Problemi competitività per costi energia”;

secondo quanto riportato dai suddetti organi di stampa, il colosso industriale europeo produttore di batterie Acc (Automotive Cells Company), joint venture fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, starebbe rivalutando la strategia di fornitura di batterie per auto elettriche a basso costo e, in ragione di ciò, avrebbe rinviato i piani per la costruzione di una Gigafactory a Termoli; più nello specifico, stando a quanto segnalato, Acc avrebbe deciso di mettere in pausa i progetti per la realizzazione di due Gigafactory in Europa, e cioè, in particolare, dell’impianto di Kaiserslautern in Germania e di quello di Termoli in Italia, principalmente “a causa del rallentamento delle vendite dei veicoli elettrici e dei costi elevati”;

considerato che il progetto iniziale prevedeva investimenti per oltre 7 miliardi di euro per portare avanti il piano di crescita che includeva la costruzione del sito di Termoli, oltre che quello tedesco; più nello specifico, lo stabilimento di Termoli contava su un investimento da oltre 2 miliardi di euro e, secondo le stime fornite da Acc, avrebbe dovuto garantire lavoro a più di 1.800 addetti, da selezionare, in via prioritaria, tra i dipendenti della Stellantis dello stabilimento molisano, così come concordato con i sindacati; oltretutto, nell’incontro, tenutosi a marzo, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Acc avrebbe ottenuto l’autorizzazione per la costruzione, oltre alla stipula dell’accordo con istituti di credito garantiti da Sace e da istituti simili francesi e tedeschi; sennonché, è stato confermato che “per quanto riguarda l’impianto molisano, si tornerà a parlare della sua trasformazione in un sito per la costruzione di batterie tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025”, sospendendo il progetto concordato ormai da mesi;

rivelato che le notizie riportate dai suddetti organi di stampa sembrano confermare l’interruzione e/o la sospensione del piano di costruzione e di sviluppo dell’impianto Gigafactory presso la sede di Termoli, ritenuto il nucleo più rilevante, specializzato ed avanzato all’interno del sistema regionale; oltremodo, non risulta che vi sia stata alcuna smentita circa il contenuto dei suddetti articoli di stampa;

Si interrogano il presidente e l’assessore allo Sviluppo economico per conoscere le intenzioni della Giunta regionale e le azioni politiche ed istituzionali che intendono attivare, anche nei confronti del Governo italiano e, segnatamente, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al fine di scongiurare la decisione di Acc di sospensione del piano di investimenti per la trasformazione e costruzione dell’impianto Gigafactory presso la sede di Termoli.

https://www.termolionline.it/news/attualita/1147683/stop-alla-gigafactory-romano-porta-la-vicendasubito-allattenzione-della-regione

Related Posts