Alla faccia della filiera istituzionale

La decisione di ACC di sospendere a tempo indeterminato il piano di investimenti per la gigafactory a Termoli dimostra oltre ogni ragionevole dubbio quanto il Molise sia insignificante nelle dinamiche istituzionali del nostro Paese.

Solo una classe dirigente effimera e nella migliore delle ipotesi totalmente asservita agli ordini dei partiti romani può consentire che la politica industriale nazionale ed europea ignori del tutto il nostro territorio, disvelando in modo palese quanto la “filiera istituzionale” sia utile soltanto ai pochi eletti che se ne avvantaggiano utilizzando il Molise come una riserva indiana da cui attingere voti per la propria elezione, a Roma o a Strasburgo.

Dov’è la Regione Molise in questa partita? Che fine hanno fatto gli “statisti” di facebook che gridavano vittoria come i cialtroni che sono, senza avere la benché minima cognizione di causa dello stato reale delle trattative? Che dice la delegazione parlamentare? Chi l’ha visto l’eurodeputato molisano? Che fanno i leader dei partiti di governo e di opposizione, dormono?

Questa storia è l’ennesimo schiaffo in pieno volto al Molise, ormai afono e privo di alcuna considerazione politica, sia in Italia che in Europa, dimenticato sia dai partiti di destra che di sinistra, M5S compreso, che infatti non spiccicano una parola e non sono in grado di prendere una sola iniziativa istituzionale degna di nota.

Stavolta i cittadini hanno tutti gli elementi per prenderne coscienza e votare di conseguenza: l’unico cambiamento può partire solo dal basso.

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