
Il consigliere regionale di Costruire Democrazia ha evidenziato l’assenza dell’annunciato protocollo Asrem-Neuromed per la cura dell’ictus ipotizzando una omissione di atti d’ufficio e l’interruzione di pubblico servizio rispetto alla mancata riorganizzazione delle reti tempo dipendenti. Sull’argomento si era espresso alcuni giorni fa il subcommissario Di Giacomo spiegando che entro settembre la nuova rete ictus sarebbe diventata realtà.
Botta e risposta a distanza tra il consigliere regionale Massimo Romano e il subcommissario alla sanità Ulisse Di Giacomo.
Il primo accusa la struttura commissariale di “inadempienze” arrivando a ipotizzare “l’interruzione di pubblico servizio” rispetto alla mancata riorganizzazione delle reti tempo-dipendenti, in particolare quella per l’ictus. Il secondo getta acqua sul fuoco spiegando a primonumero (lo aveva fatto qualche giorno fa) che “i dettagli per la firma del protocollo col Neuromed sono in fase di ultimazione”. E aggiungendo pure che con la firma “entro agosto” la nuova rete (una delle tre legate alle patologie tempo dipendenti) potrà partire “già a settembre”.
Oggi si torna a parlare di sanità in Molise durante la seduta odierna dei lavori a Palazzo D’Aimmo. Due distinte mozioni a firma dell’esponente di Costruire Democrazia hanno riacceso i riflettori sulla riorganizzazione delle reti tempo dipendenti “che lo Stato ha indicato come prioritaria nell’agenda dei commissari e che invece fa acqua da tutte le parti perché manca la definizione dei protocolli assistenzialinonostante il mandato specifico ricevuto dalla struttura commissariale”.
Una colpevole omissione che, a detta di Massimo Romano, gode della complicità generale della politica locale, ma anche dello stesso Tavolo tecnico “che non può limitarsi ad auspicare che le cose vadano in un certo modo”.
Ma facciamo un passo indietro: il 19 giugno scorso la struttura commissariale per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario (Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo) ha annunciato che la rete ictus era stata approvata in via definitiva.
I dettagli della riorganizzazione sono contenuti nel decreto 100/2025 oggi in vigore che stabiliva, tra le altre cose (non meno importanti come il nuovo reparto di Neurologia del Cardarelli con la Stroke Unit destinata a diventare riferimento regionale per l’ictus ischemico) la sottoscrizione di una convenzione tra Asrem e il centro di eccellenza Neuromed per la cura dell’ictus emorragico e anche di quello ischemico più grave in attesa che arrivassero i radiologi interventisti al Cardarelli.
“Al 29 luglio è stato sottoscritto questo protocollo? In sua assenza non si sa chi deve fare cosa e Neuromed non è tenuto a erogare quella prestazione (che non saranno a costo zero), c’è una omissione in atti di ufficio molto pericolosa per la vita delle persone – ha tuonato in aula Romano – è io non voglio essere complice”.
Ma Di Giacomo – sentito sul tema qualche giorno fa – aveva garantito che dalla firma del protocollo c’erano trenta giorni “per far partire nel concreto la rete”, e quindi, una volta ultimati questi dettagli e firmato il protocollo, sarebbero anche terminati i viaggi in elicottero a Pescara come quello dell’8 luglio scorso che ha portato fuori regione un paziente colpito da ictus a Campobasso proprio per l’assenza di convenzione col centro privato accreditato di Pozzilli.