
Dite quello che volete, ma io continuo a pensare che la più urgente riforma che servirebbe al nostro sistema sanitario è l’integrazione lingua-cervello dei politici che rilasciano dichiarazioni sulla sanità. Così, almeno per non sentire sempre fesserie a cui non seguono mai fatti o leggere atti che restano solo sulla carta, disattesi sistematicamente.
Gli esempi, ahimè, si sprecano.
Quando nell’ottobre 2023 Costruire Democrazia ha denunciato la “truffa” del disavanzo sanitario, la Giunta Roberti ha raccolto la sfida e incaricato una società di revisione finanziaria a suon di decine di migliaia di euro di soldi pubblici per quantificarlo e “risarcire” i molisani: sono passati 18 mesi e non se n’è saputo più niente.
Nel febbraio 2024 il Consiglio regionale ha approvato un atto di indirizzo per realizzare la Stroke di II livello al Cardarelli per il trattamento dell’ictus ischemico: sono passati 15 mesi e non si è mossa foglia, con i rumors che invece parlano di imminente trasferimento del servizio al privato. Cioè tutto il contrario.
A maggio 2024 è stato finalmente approvato il documento sulla rete delle malattie tempodipendenti, dopo 7 anni di attesa; dopo due mesi, a luglio, inopinatamente revocato senza motivazione e oggi se ne sono perse di nuovo le tracce, con la conseguenza che la garanzia del trattamento delle malattie dell’emergenza-urgenza è governato dall’anarchia e tocca affidarsi alla buona sorte.
Il culmine delle chiacchiere si è però indiscutibilmente toccato con la favola dell’acquisito della ex Cattolica, preannunciato dal Presidente praticamente come “cosa fatta” già da mesi, benché non ci sia un solo atto, né un solo euro.
Oggi Roberti torna alla carica sulla doppietta “acquisto delle mura-integrazione Cattolica-Responsible”, dimenticando che sono materie di competenza della struttura commissariale e non della Regione e che questa ipotesi non c’è nel Piano operativo inviato ai Ministri per sbloccare i 90 milioni di euro della finanziaria 2025.
Senza dimenticare che la Regione persevera nell’occultamento dei documenti relativi ai rapporti tra Regione ed ex Cattolica che ho richiesto come consigliere regionale e da circa due anni mi viene negato nonostante ben due sentenze del Tar: cosa si nasconde di così rilevante in quegli atti da non poter essere reso noto ai cittadini?