Sanità, Romano: “Non possono essere sempre i cittadini a pagare per la cattiva gestione” (Il Quotidiano del Molise)

L’esponente di Costruire Democrazia ha illustrato la proposta di delibera presentata in Consiglio regionale: “Il disavanzo di 560 milioni non è imputabile alla Regione, ma a chi da 15 anni l’ha commissariata senza farci uscire dall’emergenza”

“Proponiamo in Consiglio regionale una delibera di Consiglio volta a mettere i puntini sulle “i” ed attribuire le responsabilità agli organi istituzionali e amministrativi che queste responsabilità hanno: non possono essere sempre e solo i cittadini a pagare i costi della cattiva gestione, in particolare della sanità, in termini di maggiori tasse e sempre maggiori disservizi”. Lo ha affermato il consigliere regionale di Costruire Democrazia, Massimo Romano illustrando stasera, venerdì 8 novembre, nella sede del movimento politico in piazza Pepe a Campobasso, la proposta di delibera presentata due giorni fa a Palazzo D’Aimmo.

“Come è noto, la settimana scorsa – ha ricordato – la Corte dei Conti ha bocciato la parifica del Rendiconto 2022 e continuiamo ad avere un fardello sulle spalle di un disavanzo complessivo di 560 milioni di euro. A nostro avviso, questo disavanzo non è imputabile alla Regione perché è imputabile agli organi dello Stato che da 15 anni hanno commissariato la Regione e da 15 anni la Regione non tocca palla su questo argomento, sulla gestione sanitaria”.

In particolare, “c’è un piano di rientro che è stato elaborato dallo Stato, c’è una struttura commissariale che da 15 anni attua e gestisce questi indirizzi, ci sono ministeri che trimestralmente monitorano e verificano tutta l’attività commissariale. Se in 15 anni non sono stati in grado di gestire l’emergenza e di farci uscire fuori dall’emergenza – l’affondo di Romano -, questa responsabilità non può ricadere sui cittadini. Ci sono dei profili di responsabilità omissiva e commissiva derivanti da chi avrebbe dovuto fare il proprio dovere e non l’ha fatto”.

Lo scorso anno, “abbiamo lanciato una proposta alla Giunta regionale di avviare un’interlocuzione, una vertenza, l’avevamo chiamata, con lo Stato proprio per fare in modo che questa dinamica ricadesse sullo Stato che l’ha creata. Purtroppo abbiamo una condizione economica, finanziaria e contabile della Regione che è paradossale, tant’è vero che del bilancio 2025 non c’è neanche l’ombra, siamo ancora bloccati sul Rendiconto 2022. Quindi, la proposta che noi facciamo – ha concluso il consigliere regionale di Costruire Democrazia – è quella di prendere una decisione, di prendere una posizione che non è più soltanto politica, è una proposta di atto amministrativo concreta sulla quale, peraltro, abbiamo avviato un confronto con delle figure eminentissime, come il presidente Santoro che ringraziamo e che offre una soluzione politica non soltanto per superare la contingenza, ma per poter guardare avanti, perché altrimenti siamo convinti che purtroppo continueremo a rimanere completamente bloccati”.

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